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Un giornalista in crisi con la moglie e sommerso dai debiti vuole convincere un sequestratore e assassino, liberato dopo 25 anni di carcere, a rilasciargli un’intervista, per fargli confessare il nascondiglio dei soldi accumulati con i riscatti. È convinto che così potrà risolvere i suoi problemi personali ed economici. Ma il vecchio criminale lo trascinerà in un gioco dal quale sarà sempre più difficile svincolarsi.
Ispirato a un caso giudiziario reale, un romanzo a metà tra la cronaca e l’hard-boiled statunitense, con un tocco picaresco e, a fare da sottofondo, il disincanto dell’Argentina di oggi.
Gustavo Menéndez (1959) è giornalista, libraio e scrittore.
Ha lavorato al quotidiano La Arena (La Pampa) come cronista, addetto alle pagine culturali ed editorialista. È stato collaboratore, per la cronaca nera, del quotidiano Tiempo Argentino. Nel 2005 ha fondato un suo settimanale: El recado de Trenel.
È autore del romanzo storico ¨Su boleto dice Trenel¨ (Amerindia, 2009). Nel 2017 è stato selezionato per scrivere il saggio ¨Origen y puesta en marcha de la Universidad Nacional de los Comechingones¨ (Editorial De la Bruja). Ha ottenuto una menzione per la narrativa al concorso letterario nazionale Antonio Esteban Agüero: 100 años (2018), con il racconto ¨El día del sol nuevo¨. Il romanzo ¨Il giorno che sequestrarono Puccio¨ (El día que secuestraron a Puccio, Editorial Hojas del Sur) è stato pubblicato in Argentina nel 2019, mentre nel 2021 – con la stessa casa editrice – è uscito ¨Lo que se lleva en la sangre¨. Nel 2022 l’autore ha ottenuto una menzione al concorso di racconti La Guerra y la Paz organizzato dall’Universidad de La Punta. Oggi vive a Villa de Merlo (San Luis) e dirige il portale di notizie infomerlo.com. È comproprietario della libreria Hexámetro, dove organizza laboratori di scrittura e consiglia i clienti in cerca buone letture.
¨Il giorno che sequestrarono Puccio¨ è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
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